Itinerari / Il Carso triestino

MONRUPINO – NAPOLEONICA  –  MONTE GRISA – GROTTA GIGANTE

Il Carso, noto anche come Altopiano Carsico, è un altopiano roccioso calcareo che si estende nel nord-est dell’Italia, dai piedi delle Alpi Giulie al mare Adriatico, (in provincia di Gorizia e di Trieste), e che, attraverso la Slovenia occidentale e l’Istria settentrionale, prosegue fino all’estremo nord-ovest della Croazia. Le rocce calcaree sono solubili dagli agenti atmosferici, in particolare dall’acido carbonico contenuto nella pioggia, e vengono quindi da questi modellate nel tempo in varie forme, causando il fenomeno del carsismo, del quale uno degli aspetti più rilevanti sono le doline.
Il Carso, oltre ad essere attraversato da una ricchissima rete di sentieri, è ricco di migliaia di grotte di varie dimensioni, alcune delle quali sono aperte alla visita del pubblico. Le più famose sono la grotta Gigante, le grotte di San Canziano e le grotte di Postumia in Slovenia.

Monrupino: la Rocca e il Castelliere
La chiesa e la rocca di Monrupino sono molto suggestive ed interessanti dal punto di vista storico. Sorgono in cima ad un colle che si vede da lontano, sia dall’Italia che dalla Slovenia. Inizialmente castelliere, poi teatro di scontri tra Romani ed Istri, si è trattato di un importante rifugio per la gente della zona anche all’epoca delle invasioni barbariche; si narra che una prima chiesetta fosse stata costruita già intorno all’anno 1000. Andata in rovina, sorse al suo posto una seconda chiesa, eretta nei primi anni del XVI secolo.
Qui sono ancora molto radicate le culture tipiche del Carso: vi si può visitare una classica Casa Carsica (Kraška hiša) mantenuta intatta nel tempo con in mostra i costumi, gli attrezzi agricoli e i mobili del secolo scorso e dove si svolge, l’ultima domenica di agosto degli anni dispari, una classica rappresentazione storica chiamata le Nozze carsiche (Kraška ohcet).

Opicina e la Strada Napoleonica
La Strada Napoleonica , il cui nome ufficiale è Strada Vicentina, a ricordo dell’ingegner Giacomo Vicentini che ne progettò il tracciato e ne iniziò la costruzione nel 1821, è uno splendido percorso da fare a piedi o in bicicletta, che collega Opicina con Prosecco, e offre stupendi panorami sulla città e il golfo.
L’inizio del sentiero è caratterizzato anche da diverse pareti verticali di roccia ove i rocciatori fanno scuola di arrampicata ed allenamento su vie di varia difficoltà.
Alle spalle dell’inizio del sentiero sorge il Santuario Mariano di Monte Grisa, dalla caratteristica forma triangolare tronca, fatto costruire negli anni ’60 dall’allora vescovo Santin.

La Grotta Gigante
E’ la grotta turistica con la sala unica più grande al mondo, adornata di innumerevoli concrezioni calcitiche.
Alcuni rinvenimenti testimoniano la saltuaria frequentazione umana fin dall’epoca preistorica nella galleria sfruttata attualmente come uscita turistica della Grotta Gigante, da cui nel 1840 iniziò la prima esplorazione di Anton Federico Lindner, che si calò con una corda fino al fondo della Grande Caverna nella speranza, poi disattesa, di raggiungere il fiume sotterraneo Timavo. Lo scopo di tale ricerca era quello di trovare un rimedio all’urgente problema della carenza d’acqua che affliggeva la città di Trieste allora in rapida espansione.

L’esplorazione continuò negli anni successivi, e la grotta nella sua interessa vene percorsa a partire dal  1890.

CONSIGLI PRATICI:
Durata: 3 ore circa
Itinerario: con ausilio di auto / pullman;
Abbigliamento consigliato: sportivo